Airbnb reinventa la CSR! Quando la responsabilità sociale e il business parlano la stessa lingua!
A questo punto possiamo realmente dire “Ci siamo”, o meglio “Finalmente ci siamo!!!”
A cosa mi riferisco? Allo sviluppo di un business socialmente responsabile, ad una realtà in cui CSR e Business parlano esattamente la stessa lingua.
I primi ad arrivare al traguardo sono stati i fondatori di Airbnb, che con l’iniziativa #weaccept raggiungono un altro primato mondiale.
Pochi giorni fa tutti i clienti di Airbnb sono stati raggiunti da una mail inviata direttamente dai fondatori della start-up dove, anche in contrasto con le recenti iniziative del Presidente Trump in fatto di sospensione delle procedure di accoglienza dei richiedenti asilo per quattro mesi e di divieto di ingresso per i cittadini di 7 paesi a maggioranza musulmana, hanno annunciato le loro iniziative in termini di accoglienza.
#weacept sintetizza non solo la campagna di comunicazione, ma tutta la filosofia che sta dietro il modello di business di Airbnb.
L’elemento più interessante, che segna realmente un traguardo è rappresentato dalla fermezza delle proprie posizioni in netto contrasto con una tendenza populista che interessa non solo gli Stati Uniti ma anche l’Europa. In altri termini il coraggio si trasforma in coerenza manageriale e in azioni chiare di business.
Airbnb, non è nuova a questo genere di iniziativa, già alcuni mesi aveva chiesto a tutti gli host di sottoscrivere una sorta di codice etico contro ad ogni forma di discriminazione, chiedendo a tutti quelli che non si riconoscevano in tale approccio di andarsene e non utilizzare più la loro piattaforma.
In altri termini questa presa di posizione cambia il modo in cui leggere l’impatto e il rischio reputazionale delle aziende; ridefinisce i confini dei rischi e delle opportunità, tracciando una nuova strada nel concetto stesso di CSR e business messi insiemi, superando in un certo senso il limite stesso della CSR.
Inclusione e accoglienza non rappresentano solo principi universali di umanità e di legittima convivenza, ma diventano per Airbnb un vero modello valoriale da seguire e da diffondere.
Dal punto di vista manageriale e della contaminazione tra CSR e Business, potremmo anche prendere in considerazione il fatto che l’azienda investirà 4 milioni di dollari, nel corso di quattro anni, per aiutare l’International Rescue Committee nel far fronte ai bisogni più urgenti dei rifugiati in tutto il mondo; tuttavia tale azione è sicuramente meno importante rispetto alla volontà di dichiarare in maniera chiara e netta il loro posizionamento verso l’accoglienza e l’inclusione.
Airbnb rappresenta senza dubbio un esempio di terzo livello della CSR!
Riporto di seguito il testo integrale della mail inviata a tutti i clienti il 5 febbraio 2017.
#weaccept
5 febbraio 2017
Crediamo nella semplice idea che, indipendentemente da chi siamo, da dove veniamo, da chi amiamo o a chi indirizziamo le nostre preghiere, noi tutti dobbiamo avere la possibilità di sentirci a casa. Siamo consapevoli che si tratta di un idealismo destinato a incontrare molti ostacoli lungo il cammino, a causa di un’altra constatazione che sembra semplicistica ma non lo è: non tutte le persone, oggi, sono accettate e tollerate.
Coloro che sono stati sfollati, sia per ragioni legate alla guerra che per altri fattori, hanno un bisogno particolare di essere accettati e compresi. Hanno bisogno, in maniera piuttosto letterale, di un luogo che possano chiamare casa. Ecco perché abbiamo deciso di agire.
Abbiamo iniziato fornendo alloggi per queste persone e, da allora, siamo stati in grado di offrire delle sistemazioni nel corso di 54 calamità su scala globale. Abbiamo stretto alleanze con svariate organizzazioni impegnate a soddisfare i bisogni più impellenti dei rifugiati in tutto il mondo e, proprio la settimana scorsa, abbiamo annunciato il nostro impegno nell’offrire case gratuite temporanee agli evacuati e a coloro che si sono visti improvvisamente rifiutare l’ingresso sul suolo statunitense. In molti ci hanno manifestato il proprio entusiasmo per l’iniziativa, donandoci la voglia di fare ancora di più.
Oggi ci siamo fissati l’obiettivo di fornire alloggi a breve termine a 100.00 persone che ne hanno bisogno. Inizieremo dai rifugiati, dai superstiti e dai volontari, anche se nel corso del tempo desideriamo dare un aiuto a molte altre categorie di persone. Lavoreremo con gli host della nostra community per fare in modo che chi si trova in queste condizioni possa trovare non solo un luogo dove stare, ma anche una rete sociale dove poter interagire con gli altri, dove sentirsi rispettato e nuovamente parte di una community. Inoltre, Airbnb investirà un totale di 4 milioni di dollari, nel corso di quattro anni, per aiutare l’International Rescue Committee nel far fronte ai bisogni più urgenti dei rifugiati in tutto il mondo.
Non potremmo parlare di mancanza di accoglienza nel mondo senza indicare le sfide all’interno della nostra stessa community. La triste verità è che qualche ospite, su Airbnb, ha conosciuto la discriminazione, che è esattamente l’opposto di ciò in cui crediamo. Sappiamo di dover lavorare in questo senso e ci impegniamo a migliorare il rispetto reciproco e il senso di appartenenza all’interno della nostra community.
Questo è solo l’inizio, e ci auguriamo tu possa unirti a noicondividendo il tuo alloggio con chi ne bisogno o donando alle organizzazioni che stanno assistendo gli sfollati. Se lo desideriamo, possiamo fare in modo che i bambini di oggi crescano in un mondo diverso, nel quale possano sentirsi accettati per chi sono, indipendentemente da dove si trovino. Perché siamo sinceramente convinti che più ci accettiamo per ciò che siamo e più il mondo può diventare un luogo migliore.
– I fondatori di Airbnb