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La genitorialità come azione di cambiamento culturale e di CSR, verso una global inclusion!

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A volte capitano eventi che non ti aspetti, frutto tuttavia di una visione che coltivi da molto tempo senza un interesse specifico ma solo perché credi in determinati valori e contesti.

Un’amicizia nata quasi per caso con Rosaria Costanza, oggi responsabile delle politiche di Rund Raising corporate per We World Onlus, una realtà eccezionale che ha come missione principale la difesa delle donne in ogni parte del mondo, si è trasformata nel tempo in un rapporto di stima professionale all’interno del quale entrambi siamo riusciti nel difficile ma necessario compito della contaminazione.

Venerdì 24 novembre, Newton Management Innovation, insieme a We World ha organizzato un workshop dedicato alle imprese sui temi degli stereotipi di genere nei luoghi di lavoro.

Il workshop realizzato nella stupenda cornice dell’Unicredit Pavillon ha visto la presenza di una cinquantina di imprese leader nei differenti mercati di riferimento; molti amici, che ringrazio per aver partecipato e contribuito al successo dell’iniziativa.

L’occasione è stata doppiamente interessante non solo per aver sostenuto la mission di We World, ma anche per aver avuto l’occasione di presentare l’approccio alla Global Inclusion fortemente voluto dall’amico e collega Andrea Notarnicola, che ha saputo (insieme al team Newton rappresentato da Eva Campi e da Valeria Cardillo Piccolino) condensare in 3 ore una modalità senza dubbio originale ed alto impatto rispetto ai temi della Diversy & Inclusion.

E’ stata inoltre l’occasione per presentare un progetto utile per avviare un cambiamento culturale orientato al superamento degli stereotipi di genere.

Il progetto genitorialità, nasce con lo scopo di coinvolgere i padri, soprattutto di figlie femmine, quali alleati del progetto, ingaggiandoli in attività di sostegno al genere diverso, generando occasioni di confronto con giovani in contesti scolastici e non al fine di sostenere la parità di genere.

Un uomo, un padre, che si trova a dover confrontarsi con un pubblico diverso dal solito, rappresentato da ragazzi, con l’obiettivo di parlare della propria esperienza professionale, della propria azienda, al fine di  promuovere la parità di genere, rappresenta senza dubbio un’azione di CSR verso l’esterno, ma allo stesso tempi un azione di cambiamento culturale ad alto impatto verso l’interno.

La singolarità del progetto è quindi proprio quella di coniugare un’azione manageriale a doppia via verso l’interno e verso l’esterno.

Il genitore, manager alleato, apprende il superamento ed il limite dello stereotipo di genere nel momento in cui lo deve andare a spiegare all’esterno, diventando allo stesso modo portatore sano all’interno della propria organizzazione di un virus in grado di diffondere la parità di genere.

Quello che  spesso manca è il coraggio di saper invertire una tendenza, un’abitudine, una consuetudine. La genitorialità rappresenta uno strumento facile, ma allo stesso tempo molto potente per far emergere il coraggio che un padre ha nei confronti del futuro dei propri figli.

Anche questo progetto rientra nel più ampio spettro del management sostenibile, con l’idea di sostenere un cambiamento interno ed esterno al fine di costruire, da un lato un’azienda più credibile e coerente con determinati valori, dall’altro incidere sul contesto in cui opera avviando un chiaro percorso di sviluppo sostenibile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Embracing Diversity: un corso gratuito ed aperto a tutti!!!

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Con piacere segnalo questa nuova iniziativa nell’abito della diversity che vede la partecipazione di Newton Management Innovation con Andrea Notarnicola.

Si tratta di un progetto formativo a grande diffusione realizzato dal Politecnico di Milano con la partecipazione di Parks e Valore D. Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea è aperto a tutti con l’idea di diffondere un approccio evoluto alla diversity. Leggi il seguito di questo post »

Newton partner di “Parole Ostili”

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Non potevamo mancare al più importante appuntamento nazionale dedicato ad uno più attuali temi legati alla comunicazione e ai suoi effetti nella vita quotidiana delle persone e delle imprese. Si tratta di un evento unico nel suo genere perché nasce con l’idea di affrontare direttamente il tema dell’hate speech, assumendo differenti prospettive che spesso vengono sottovalutate. Leggi il seguito di questo post »

Global inclusion: una buona lettura per iniziare il 2015.

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global inclusion

Il 2015 sarà l’anno dell’inclusione. Ma cosa si intende per inclusione? Quali sono le differenze concrete tra esclusione ed inclusione. Come può un’organizzazione sviluppare inclusione e renderla un fattore competitivo e di successo?

Molte volte abbiamo parlato dell’importanza del legame tra la cultura aziendale, il change management, e la strategia aziendale; a questo legame si inserisce un’apertura verso un approccio sempre più multistakeholder quale elemento di successo per costruire approccio strategico sempre più sostenibile e di medio e lungo periodo.

Il tema dell’inclusione ha la caratteristica di mettere insieme tutti questi aspetti, quelli culturali, quelli strategici, quelli relativi al change management. Leggi il seguito di questo post »

C’era una volta la convention!!!

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Viene presentato oggi a Milano da Andrea Beretta il libro “C’era una volta la convention” edito da Il sole 24 ore e scritto da tre amici: Andrea Notarnicola, Piero Pavanini e Massimo Morga. All’interno del libro troverete in appendice uno spazio, scritto dal sottoscritto, riservato ad un format particolare di convention di cui vi ho più volte parlato su questo blog, si tratta del Social Training Event™. Ho avuto infatti il piacere di descrivere questa particolare metodologia di evento che unisce e soddisfa contemporaneamente tre esigenze aziendali:

·         rappresenta un momento di confronto e di comunicazione interna

·         si basa su attività di team building

·         rappresenta un’azione di corporate social responsibility.

La convention quindi può assumere forme differenti da quelle a cui spesso siamo abituati a pensare, il libro fornisce interessanti spunti di riflessioni su un nuovo modo di concepire momenti di aggregazione e di confronto all’interno delle organizzazioni aziendali