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Fondazione Mani Intelligenti reinventare la formazione professionale e l’employer branding di territorio

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Ieri mattina è nata la Fondazione Mani Intelligenti di cui ho auto l’onore e il piacere di aver accompagnato fin dalla sua origine. Un progetto complesso, con un’ambizione importante che unisce territori locali e internazionali e che fonda la sua esistenza sul ripensare al ruolo dell’artigiano professionista, delle imprese e degli approcci formativi utili a mantenere know-how unici al mondo.

Mani intelligenti nasce a Valenza, capitale mondiale dell’alta gioielleria, un territorio dove viene prodotta la maggior parte della produzione mondiale del gioiello, dove nascono i gioielli dei più importanti brand mondiali e del made in Italy.

Quattordici aziende (BMC, Bulgari, Costanzo e Rizzetto, Giorgio Visconti, Crivelli, Greco, Pasquale Bruni, Palmiero, Vendorafa lombardi, VPA, Gioj, Leo Pizzo, Filostil e Damiani) differenziate per brand, tipologia di produzione e posizionamento hanno deciso di unire i loro sforzi per colmare un importante gap generazionale. Leggi il seguito di questo post »

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La genitorialità come azione di cambiamento culturale e di CSR, verso una global inclusion!

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A volte capitano eventi che non ti aspetti, frutto tuttavia di una visione che coltivi da molto tempo senza un interesse specifico ma solo perché credi in determinati valori e contesti.

Un’amicizia nata quasi per caso con Rosaria Costanza, oggi responsabile delle politiche di Rund Raising corporate per We World Onlus, una realtà eccezionale che ha come missione principale la difesa delle donne in ogni parte del mondo, si è trasformata nel tempo in un rapporto di stima professionale all’interno del quale entrambi siamo riusciti nel difficile ma necessario compito della contaminazione.

Venerdì 24 novembre, Newton Management Innovation, insieme a We World ha organizzato un workshop dedicato alle imprese sui temi degli stereotipi di genere nei luoghi di lavoro.

Il workshop realizzato nella stupenda cornice dell’Unicredit Pavillon ha visto la presenza di una cinquantina di imprese leader nei differenti mercati di riferimento; molti amici, che ringrazio per aver partecipato e contribuito al successo dell’iniziativa.

L’occasione è stata doppiamente interessante non solo per aver sostenuto la mission di We World, ma anche per aver avuto l’occasione di presentare l’approccio alla Global Inclusion fortemente voluto dall’amico e collega Andrea Notarnicola, che ha saputo (insieme al team Newton rappresentato da Eva Campi e da Valeria Cardillo Piccolino) condensare in 3 ore una modalità senza dubbio originale ed alto impatto rispetto ai temi della Diversy & Inclusion.

E’ stata inoltre l’occasione per presentare un progetto utile per avviare un cambiamento culturale orientato al superamento degli stereotipi di genere.

Il progetto genitorialità, nasce con lo scopo di coinvolgere i padri, soprattutto di figlie femmine, quali alleati del progetto, ingaggiandoli in attività di sostegno al genere diverso, generando occasioni di confronto con giovani in contesti scolastici e non al fine di sostenere la parità di genere.

Un uomo, un padre, che si trova a dover confrontarsi con un pubblico diverso dal solito, rappresentato da ragazzi, con l’obiettivo di parlare della propria esperienza professionale, della propria azienda, al fine di  promuovere la parità di genere, rappresenta senza dubbio un’azione di CSR verso l’esterno, ma allo stesso tempi un azione di cambiamento culturale ad alto impatto verso l’interno.

La singolarità del progetto è quindi proprio quella di coniugare un’azione manageriale a doppia via verso l’interno e verso l’esterno.

Il genitore, manager alleato, apprende il superamento ed il limite dello stereotipo di genere nel momento in cui lo deve andare a spiegare all’esterno, diventando allo stesso modo portatore sano all’interno della propria organizzazione di un virus in grado di diffondere la parità di genere.

Quello che  spesso manca è il coraggio di saper invertire una tendenza, un’abitudine, una consuetudine. La genitorialità rappresenta uno strumento facile, ma allo stesso tempo molto potente per far emergere il coraggio che un padre ha nei confronti del futuro dei propri figli.

Anche questo progetto rientra nel più ampio spettro del management sostenibile, con l’idea di sostenere un cambiamento interno ed esterno al fine di costruire, da un lato un’azienda più credibile e coerente con determinati valori, dall’altro incidere sul contesto in cui opera avviando un chiaro percorso di sviluppo sostenibile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’economia della ciambella

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E’ con piacere che presento un’iniziativa di eccellenza e di stimolo per chi guarda con interesse alla continua e necessaria contaminazione tra il mondo profit e quello non profit e più in generale all’integrazione tra valore economico e valore sociale.

“L’economia della ciambella” è l’ultimo libro di Kate Raworth,  una tra i dieci più influenti tweeters in materia di economia secondo The Guardian.

Le attese rispetto a questa pubblicazione sono senza dubbio alte, sono rimasto particolarmente colpito dalla rilettura di Raworth rispetto al concetto di “confine planetario” ovvero al rapporto che esiste tra ciò che attualmente viene sviluppato per l’umanità e gli impatti in termini di sostenibilità.

Penso che questo punto di  partenza consenta a molti attori del campo della CSR di ripensare in maniera più allargata agli impatti sociali interconnessi. Leggi il seguito di questo post »

Una nuova definizione di Management Sostenibile

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evoluzione-2017

Sono passati circa 10 anni dalla prima definizione di management sostenibile. Il concetto di contaminazione tra profit e non profit era uno dei pilastri di base dell’ispirazione, a questo ho unito una nuova visione e analisi delle prassi di CSR che allora stavano crescendo in maniera sicuramente interessante. La contaminazione e la sostenibilità rappresentando quindi gli ingredienti fondamentali di un modo diverso di interpretare il modo di gestire le imprese, ma soprattutto le persone.

La nascita di questo blog non voleva e non vuole essere una sintesi o un bignami delle più emergenti teorie manageriali, ma un osservatorio della realtà quotidiana vista con lenti di osservazioni differenti. Leggi il seguito di questo post »

Anno nuovo, blog nuovo!

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impossibile

Serve ancora un blog? C’è ancora qualcuno che legge blog? In entrambi i casi la mia risposta è SI!. Il blog “management sostenibile” esiste dal 2008, si, il prossimo anno sono 10. Le due domande iniziali mi hanno tormentato più volte nel corso dell’ultimo anno, tanto che i più attenti si saranno accorti che la frequenza dei post è, rispetto al passato radicalmente diminuita, tra i motivi non solo il tempo (è solo un ottimo alibi), ma il ripensare a contenuti e strumenti diversi rispetto al passato.

Il 2017 vuole quindi segnare l’evoluzione di questa finestra sul mondo. Leggi il seguito di questo post »

Crescere con rispetto

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crescere-con-rispettoGiovedì 24 novembre inizia un ciclo di incontri finalizzato ad innescare un confronto tra impresa, comunità e pubblica amministrazione presso un distretto industriale a me molto caro. La mia città Valenza, è sede di uno dei più importanti distretti industriali italiani ed è per tale motivo che ho accettato con piacere di sostenere questo tipo di iniziativa. Nessuna ricetta pre confezionata, nessuna certezza, solo la voglia di mettere a confronto esperienze e modi di fare impresa, o meglio di fare sistema diversi che guardano con interesse alla capacità competitiva e alla sostenibilità.

Si parte con Olivetti, con la sua storia, con la sua visione e con il suo concetto di sistema. Dal mio punto di vista porterò un contributo sul legame esistente tra la CSR, il business e il territorio. Capisco che la location non sia abituale, ma invito chi è nelle vicinanze a partecipare ad una serata sicuramente diversa. Con me Emanuela Ceva,  professore associato di filosofia politica dell’Università di Pavia, e Michele Filippo Fontefrancesco, antropologo presso l’Università di Scienze Gastronomiche e la Durham University. Ci vediamo giovedì alle 21.00 presso il Centro comunale di Cultura a Valenza (AL) in piazza XXXI Martiri.

 

Carrefour Banca per Dynamo Camp: un nuovo Social Training Event™ Newton.

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team dynamo

Ognuno di noi ha competenze e capacità che ogni giorno mette a disposizione per la propria azienda. Uno dei modi migliori per riuscire ad innalzare il livello di competenza ed in generale di contribuzione è dato dalla possibilità continua di confrontarsi in contesti con una complessità sempre crescente.

Il Social Training Event™ nasce proprio con questo obiettivo, mettere a disposizione le proprie capacità e competenze manageriali e commerciali in un contesto ad alta complessità come quello non profit.

Oggi fino alle 17.00,  circa 70 persone di Banca Carrefour, ,metteranno a disposizione le loro competenze per sostenere la Terapia Ricreativa di Dynamo Camp; avranno obiettivi SMART, con una finalità solidali, ovvero garantire l’accesso a Dynamo Camp per un numero crescente di bambini.

Potete seguire il Social Trainineg Event incontrando i partecipanti e i volontari Dynamo presso una di queste cinque piazze milanesi:

Piazza Cordusio

Piazza Cadorna

Piazzale baracca

Piazza Cinque Giornate

Piazza Argentina

Oppure recarvi in una delle 28 filiali di Carrefour Banca.

Il Social Training Event™ di Banca Carrefour per Dynamo Camp coinvolgerà non solo le persone della Direzione Generale di Milano ma come anticipato 28 filiali sparse in tutta Italia.

Per poter contribuire al progetto è possibile effettuare una donazione attraverso la piattaforma di donazione di Dynamo Camp al seguente indirizzo: http://dona.dynamocamp.org/team-dynamo/

 

Shared Value Living Lab: un progetto evoluto di contaminazione

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shared value

E’ partito nei giorni scorsi Shared Value Living Lab, un progetto nato per creare nuove collaborazioni tra Università, Imprese e territorio con l’obiettivo di formare studenti in grado di acquisire professionalità nel mondo della sostenibilità d’impresa.

L’aspetto più interessante di questo progetto realizzato dal Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino, in collaborazione con la Fondazione CRT è rappresentato dall’applicazione pratica dei contenuti teorici legati alla sostenibilità ed al rapporto con il business. Gli studenti infatti avranno modo di partecipare a sessioni di lavoro all’interno delle imprese partner per ragionare su problematiche reale legate alla sostenibilità [per sostenibilità intendo, global inclusion, rendicontazione sociale, stakeholder engagement, etica nel business, social innovation…] Leggi il seguito di questo post »

La retroattività del rischio reputazionale: il caso Gilera Runner

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runner

Mi scuso con tutti per il lungo periodo di assenza, ma nei due mesi appena trascorsi, i molti impegni professionali e di ricerca mi hanno portato a ripensare alla forma di questo blog immaginando alcune possibili evoluzioni di questo importante strumento che grazie a tutti voi continua a crescere. Grazie a tutti per le mail che mi avete inviato in privato.

 

ll caso Gilera Runner rappresenta un esempio di possibile retroattività di rischio reputazionale. Per chi non fosse a conoscenza della storia, la ricordo brevemente, nel 2010 Altroconsumo sostiene la pericolosità di Gilera Runner , ed in particolare della posizione del serbatoio, ritenuto pericoloso in caso di incendio. Leggi il seguito di questo post »

Italiana Assicurazioni per Dynamo Camp: un esempio di azione di CSR di secondo livello

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Segnalo un’interessante iniziativa di secondo livello di CSR. Italiana Assicurazioni ha deciso di abbinare la vendita di un nuovo prodotto vita al sostegno delle iniziative di Dynamo Camp, costruendo anche una comunicazione specifica per presentare l’iniziativa. A differenza di altre iniziative simili, ad esempio il famoso anello di Bulgari per Save the Children realizzato in cobranding; la riflessione sull’azione di Italiana Assicurazioni merita un’attenzione differente.

Si tratta come anticipato di un’iniziativa di secondo livello avanzato, ovvero potrebbe avvicinarsi a soddisfare contestualmente più stakeholder.

La differenza tra questa ed altre iniziative si manifesta in primo luogo nel processo di vendita. La vendita di una polizza assicurativa vita è basata su un processo relazionale evoluto; in quel momento l’agente che si trova a proporre il prodotto oggetto dell’iniziativa è costretto a conoscere Dynamo e le sue iniziative diventando ambasciatore temporaneo di Dynamo e indirettamente della CSR di Italiana Assicurazioni. Leggi il seguito di questo post »