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Una nuova definizione di Management Sostenibile

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evoluzione-2017

Sono passati circa 10 anni dalla prima definizione di management sostenibile. Il concetto di contaminazione tra profit e non profit era uno dei pilastri di base dell’ispirazione, a questo ho unito una nuova visione e analisi delle prassi di CSR che allora stavano crescendo in maniera sicuramente interessante. La contaminazione e la sostenibilità rappresentando quindi gli ingredienti fondamentali di un modo diverso di interpretare il modo di gestire le imprese, ma soprattutto le persone.

La nascita di questo blog non voleva e non vuole essere una sintesi o un bignami delle più emergenti teorie manageriali, ma un osservatorio della realtà quotidiana vista con lenti di osservazioni differenti. Leggi il seguito di questo post »

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Succede solo da McDonald’s?

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Quante volte vi è capitato di entrare dentro un negozio o ristorante e notare le campagne di solidarietà in ambito sociale? Sono molti gli esercizi che regolarmente sostengono progetti sociali cercando di coinvolgere i propri clienti con comunicazioni mirate e con iniziative specifiche. Le ultime due che ho notato sono state quella della catena alberghiera Sheraton in favore dell’Unicef e quella dei ristoranti McDonald’s in favore della fondazione per l’infanzia Ronald McDonald.

Entrambe le campagne, se pur con obiettivi sociali diversi, nascono con lo scopo di coinvolgere i clienti in un’azione allargata di raccolta fondi. All’interno di ogni camera Sheraton, ogni cliente “attento” può notare un piccolo cartoncino colorato con doppio logo Unicef / Sheraton in cui si comunicano i progetti sociali in cui si chiede un contributo che potrà essere direttamente inserito in fattura. In questo modo il cliente, dopo un pernottamento, all’atto del check-out, potrebbe senza alcuno sforzo effettuare una donazione. Si tratta di un’ottima soluzione, semplice, efficace, basata sul coinvolgimento di un numero elevato di clienti, quelli che ogni giorno transitano all’interno della catena. Leggi il seguito di questo post »

Budget o CSR?

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“Si belle le iniziative di csr, ma non possiamo perdere tempo anche per queste cose, dobbiamo concentrarci per raggiungere il budget, solo dopo (forse) potremmo occuparci di queste iniziative sociali” è questa una tipica frase che sempre più spesso si sente dire all’interno delle organizzazioni, spesso multinazionali che devo accogliere e tradurre in azioni un “invito” spesso imposto dal quartier generale, ed in particolare dalla funzione CSR centrale. Le azioni di csr vengono quindi vissute come collaterali alle attività di business, che al contrario sono sempre più pressanti e inderogabili nei volumi e nelle quantità.

Quando assisto a situazioni simili e sento dai manager  emergere un disagio e un’insofferenza rispetto a questi obblighi che talvolta  non vengono neppure compresi e vengono vissuti come paralleli e distanti dall’attività core, mi rendo conto che la strada della diffusione delle prassi di CSR, appare ancora lontana dalla quotidianità dei processi di business. Leggi il seguito di questo post »

Social Training Event™ Bologna: obiettivo raggiunto e superato!

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Straordinaria performance del management di Aeroporto di Bologna che, in una sola giornata di attività direttamente sul campo, sono riusciti a raccogliere €.63.012,32 per sostenere i progetti di ricerca e di assistenza dell’AIL – Associazione Italiana contro le Leucemie, linfomi e Mieloma – Sezione di Bologna.

Le competenze, le capacità manageriali, la passione e il coraggio messi  in campo hanno consentito di raccogliere un’importante somma da destinare alla ricerca contro i tumori del sangue.

Ancora una volta la contaminazione tra profit e non profit ha funzionato dimostrando quanto sia possibile tradurre e amplificare ciò che si sperimenta in un contesto (profit) trasferendolo in un altro (non profit).  

Reti commerciali e utilità sociale

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Un altro Social Training Event™ si è appena concluso. La Direzione marketing consumer di Vodafone Italia ha raccolto  circa 24.000€ a favore delle attività della Fondazione Albero della vita.

In un giorno di lavoro, circa 90 persone, hanno messo a disposizione le loro competenze e le loro relazioni per contribuire a sostenere il progetto “zero – tre” dedicato al miglioramento della vita dei bambini dati in affido dal tribunale dei minori.

Non è male per un’organizzazione non profit, soprattutto  pensando al successo o spesso all’insuccesso delle raccolti fondi gestite direttamente dal loro personale. Ancora una volta mi chiedo come sia possibile che una grande attività di volontariato non riesca ad innescare i meccanismi di contaminazione o di coinvolgimento che consentirebbero di ottenere risultati simili. Leggi il seguito di questo post »

Impact catalyst: un esempio di contaminazione

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Si chiama impact catalyst program, ovvero un innovativo programma sostenuto da LGT Venture Philantrophy, società di asset management, che nel 2007 ha avviato questa piattaforma attraverso la quale professionisti dotati delle necessarie competenze si mettono a disposizione di partner non profit con lo scopo di sviluppare il loro campo di azione e avviare un processo manageriale evoluto.

I professionisti non partecipano ai progetti /selezionate da LGT come volontari, ma come veri e propri professionisti che per 11 mesi si mettono a disposizione di un progetto di sviluppo.

Icats, questa è la sigla del progetto, rappresenta sicuramente una nuova frontiera dello sviluppo del terzo settore, destinato in questo modo ad assumere un ruolo sempre più da protagonista nel nuovo welfare state europeo, in altre parole un buon esempio di “contaminazione”.

Individuo solamente alcune perplessità rispetto all’efficacia del programma, per lo meno in Italia, primo problema riguarda il costo dei professionisti che in parte sarà sostenuto anche dai partner non profit oltre che da LGT, il secondo problema riguarda invece la capacità e la volontà del non profit italiano di saper cogliere una così importante opportunità di sviluppo manageriale e organizzativo.

Relativamente al primo problema, penso che l’elemento più critico sia trovare candidati esperti capaci di relazionarsi con il mondo non profit e disposti a percepire uno stipendio che probabilmente sarà inferiore (in alcuni casi di molto inferiore) rispetto ad uno stesso ruolo nel settore for profit, tale condizione accentuata, soprattutto in Italia, potrebbe rischiare di compromettere la buona riuscita del programma; relativamente al secondo problema, le cose sono ancora più serie, sono infatti poche le organizzazioni non profit che accetterebbero di accogliere all’interno delle loro organizzazioni professionisti senza averli selezionati direttamente (la selezione dei professionisti e in capo a LGT), inoltre sono ancora meno le organizzazioni non profit in grado di avere una visione manageriale chiara per la quale rischiare il supporto di una consulenza manageriale di alto profilo. Se ancora oggi assistiamo a organizzazioni non profit, che improvvisano strategie di sviluppo spesso basate sulla “sussidiarietà” di enti pubblici, figuriamo con quale entusiasmo potrebbero accettare di essere “governate” da un pool di esperti esterni. L’idea degli iCATS mi sembra entusiasmante, non solo perché offre opportunità ai manager di far esperienza in un settore complesso come quello non profit, ma anche perché consentirebbe al terzo settore di incrementare la professionalità e la capacità di rispondere ad esigenze sociali emergenti, tuttavia prima degli iCATS occorrerebbe incrementare la consapevolezza dell’incompetenza manageriale all’interno de terzo settore, per far questo una mano la potrebbero fornire i Centri Servizi e le Fondazioni Bancarie, ad esempio aumentando la richiesta di qualità dei progetti ammessi ai bandi di finanziamento.

Social Training Event™ RCS Pubblicità per la Fondazione L’Albero della Vita

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Lunedì 22 marzo Newton Management Innovation ha organizzato un nuovo Social Training Event™ che ha visto protagonista la forza vendita di RCS Pubblicità in favore della Fondazione L’Albero della Vita – Onlus.

Circa 130 professionisti della vendita hanno messo a disposizione le loro capacità commerciali per sostenere le importanti iniziative in favore dei bambini meno fortunati gestite dalla Fondazione L’Albero della Vita Onlus. In circa 7 ore siamo riusciti a raccogliere 25.779€. avviando quindi un nuovo processo di contaminazione tra professionisti e i volontari.

Il format del Social Training Event™ è riuscito a congiurare non solo un’azione formativa di crescita professionale, consentendo ai partecipanti di sperimentare le proprie competenze in un contesto differente rispetto al quotidiano, ma anche un’azione di responsabilità sociale concreta.

I fondi raccolti saranno utilizzati dalla Fondazione L’Albero della Vita per contribuire al mantenimento di una casa specializzata nell’accoglienza di bambini da zero e tre anni.

Per chi fosse interessato a continuare la raccolta lo potrà fare inviando un bonifico a:

FONDAZIONE L’ALBERO DELLA VITA ONLUS

CONTO CORRENTE BANCARIO N°2566

IBAN IT83 J 07601 01600 000032474264

Per approfondire la conoscenza di un Social Trainig Event™ puoi cliccare qui

Competenze gratis? Si, grazie!

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Potrebbe essere questo il pay-off di Quadrifoglio, l’azienda Municipalizzata di Firenze. Il Presidente, Giorgio Moretti, ha deciso di assumere l’incarico, senza percepire retribuzione. Moretti è fondatore e Ad del Gruppo Dedalus, leader in Italia nella produzione di software in ambito sanitario e clinico, con oltre 500 addetti e 50 milioni di fatturato. La decisione di Moretti è stata presa dopo un appello del neo Sindaco di Firenze (Renzi) durante un’assemblea di Confindustria.

Il  messaggio lanciato dal primo cittadino, sicuramente efficace si basava su una  richiesta di aiuto, questa volta non di natura economica, ma legato alla ricerca di competenze, professionalità e responsabilità.

Il principio che ha spinto Renzi ma anche Moretti, è stato proprio quella della contaminazione di competenze e di esperienze.

Le municipalizzate sono sempre più considerabili come aziende, non solo per i volumi di business, ma anche per le scelte che consentono di poter rimanere sul mercato. 

La necessità di aver persone in grado di governare tutti i processi, rendendo competitiva l’azienda sul mercato non può essere un vezzo, ma sempre più spesso diventa una condizione indispensabile per riuscire a sostenersi.

Molte municipalizzate sono infatti spesso governate da manager dotati di professionalità e competenze eccellenti, quindi in assoluto la notizia non dovrebbe suscitare grandi emozioni, tuttavia se assumiamo un punto di vita diverso possiamo notare profonde differenze in particolare:

–          I direttori generali o gli AD di molte municipalizzate o ex municipalizzate sono cresciuti all’interno delle stesse aziende e quindi portano un bagaglio di esperienze profondo ma limitato

–          I presidenti delle municipalizzate vengono spesso nominati per vocazione politica, senza disporre delle necessarie competente, e percependo un onorario tutt’altro che simbolico

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Social Training Event™ del Gruppo 24 ore insieme a Croce Rossa Italiana in favore della gente d’Abruzzo

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Venerdì 10 aprile ero presente ai funerali di Stato per le vittime del sisma, inutile dire che un’esperienza simile rientra tra le peggiori che si possano vivere. La situazione all’Aquila e dintorni è veramente drammatica, tuttavia tutte le forze messe in campo per governare questa fase di emergenza stanno lavorando molto bene ed in maniera sinergica, tutte orientate ad un unico obiettivo, quello di superare nel più breve tempo possibile l’emergenza per avviare la fase di ripristino della normalità.

Il motivo per cui mi trovavo all’Aquila, non era limitato a voler testimoniare la mia/nostra vicinanza alle vittime del sisma, ma anche per riuscire ad organizzare un Social Training Event™ attraverso il quale la forza vendita (e tutto il personale) del Gruppo sole 24 ore possa mettere a disposizione della Croce Rossa Italiana le competenze necessarie per raccogliere fondi per la gente d’Abruzzo.

Sabato 18 aprile dalle 08.00 alle 20.00 nelle principali piazze italiane, Il sole 24 ore e la Croce Rossa Italiana organizzeranno una vera gara di solidarietà per raccogliere quanti più contributi possibili.

L’eccezionalità dell’iniziativa “Vendiamo solidarietà” si identifica non nella semplice contribuzione ad un’importante causa sociale, ma nel voler coinvolgere quante più persone possibile in un progetto che ha una duplice finalità, raccogliere fondi ma anche sensibilizzare quante più persone verso la necessità di essere formati alla solidarietà, non solo e unicamente di fonte a maxiemergenze.

L’iniziativa “Vendiamo solidarietà” è un vero esempio di contaminazione di competenze e saperi; da un lato la forza commerciale del Sole 254 ore saprà mettere in atto tutte le capacità di vendita per riuscire a raccogliere contributi, dall’altro la Croce Rossa Italiana sarà garante dell’utilizzo dei fondi raccolti individuando obiettivi sociali strategici per la ricostruzione dell’Abruzzo.

Aver l’onore di poter coordinare una simile iniziativa, non mi fa dormire di notte, tuttavia sono convinto che i contributi di tutti siano realmente indirizzati nella stessa direzione: fare in modo che le persone che oggi non hanno più una casa, possano tornare alla vita normale nel più breve tempo possibile.

Vi aspetto a  Milano – Roma – Torino  – Napoli – Bologna – Rimini – Mantova – Trento – Treviso – Bari e Catania sabato 18 aprile dalle 08.00 alle 20.00. Anche 1 euro è fondamentale.

Vi ricordo il conto corrente per effettuare donazioni per le persone che oggi si trovano senza più nulla:

Conto corrente bancario C/C BANCARIO n° 218020 presso: Banca Nazionale del Lavoro-Filiale di Roma Bissolati -Tesoreria – Via San Nicola da Tolentino 67 – Roma. Intestato a: Croce Rossa Italiana Via Toscana, 12 – 00187 Roma.  Coordinate bancarie (codice IBAN) relative sono: IT66 – C010 0503 3820 0000 0218020 CASUALE  24 ORE PER L’ABRUZZO

Conto corrente postale n. 300004 – Intestato a: ” Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 – 00187 Roma” CASUALE 24 ORE PER L’ABRUZZO

 

Riflessioni sul terremoto

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Non è semplice trovare le parole per descrivere un evento drammatico come quello che ha colpito nelle scorse ore la città de L’Aquila e in generale tutto l’Abruzzo. Cosa c’entra però il terremoto con questo blog? Molto, non solo perché la mia esperienza nel mondo non profit (che segna l’inizio della contaminazione) inizia con la Croce Rossa Italiana proprio in seguito ad una maxiemergenza, ma anche perché questo dramma può diventare una vera occasione per dimostrare che le imprese possono avere un ruolo diverso all’interno del contesto sociale rispetto a quello descritto negli ultimi mesi.

Oggi mentre ero in macchina, mi è capitato più volte di sentire professionisti (l’ultimo che ho sentito era un esperto di perforazioni terrestri per la ricerca di acqua non contaminata) che spontaneamente offrivano la loro competenza per superare l’emergenza; immagino che molte persone all’interno delle aziende avessero la stessa voglia e intenzione dei professionisti che hanno telefonato alla radio… perché quindi non agevolare questa condizione?

Molte aziende sicuramente si attiveranno per raccogliere contributi ed inviare prodotti per agevolare il superamento dell’emergenza, tutto questo è fondamentale anzi indispensabili, tuttavia agire solo in questa direzione rappresenta una limitazione rispetto alla possibilità di innescare un vero cambiamento culturale verso la  CSR.

Prendendo esempio dall’esperienza di Katrina, facciamo in modo che le competenze che sono presenti al’interno delle aziende siano finalizzate alla risoluzione di questo drammatico evento. All’interno delle nostre aziende sono presenti competenze, conoscenze, strutture e passioni, tutte utilizzabili per riuscire a velocizzare il ripristino della normalità. Non mi sto riferendo solo a personale tecnico ma anche ad esempio a personale commerciale. Fare CSR significa anche contestualizzare le proprie capacità in funzione di un bisogno emergente coerente con la propria mission.

Perché non creare proprio in questo momento delle vere task forze di esperiti volontari, sostenuti dall’azienda per la quale lavorano da mettere a disposizione del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile? E’ solo uno dei 1000 esempi che si potrebbero fare, la vera innovazione è quella di portare la responsabilità sociale all’esterno, ma anche di agevolare la sensibilità all’interno delle realtà aziendali.

Non perdiamo quest’occasione dimostriamo che si può contribuire non solo con il denaro ma anche con le caratteristiche che ognuno di noi può esprimere all’interno delle organizzazioni per le quali lavora.

Concludo indicando un conto corrente per effettuare donazioni per le persone che oggi si trovano senza più nulla:

Conto corrente bancario C/C BANCARIO n° 218020 presso: Banca Nazionale del Lavoro-Filiale di Roma Bissolati -Tesoreria – Via San Nicola da Tolentino 67 – Roma. Intestato a: Croce Rossa Italiana Via Toscana, 12 – 00187 Roma.  Coordinate bancarie (codice IBAN) relative sono: IT66 – C010 0503 3820 0000 0218020 CASUALE 24 ORE PER L’ABRUZZO

Conto corrente postale n. 300004 – Intestato a: ” Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 – 00187 Roma” CASUALE 24 ORE PER L’ABRUZZO