Reti commerciali e utilità sociale

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Un altro Social Training Event™ si è appena concluso. La Direzione marketing consumer di Vodafone Italia ha raccolto  circa 24.000€ a favore delle attività della Fondazione Albero della vita.

In un giorno di lavoro, circa 90 persone, hanno messo a disposizione le loro competenze e le loro relazioni per contribuire a sostenere il progetto “zero – tre” dedicato al miglioramento della vita dei bambini dati in affido dal tribunale dei minori.

Non è male per un’organizzazione non profit, soprattutto  pensando al successo o spesso all’insuccesso delle raccolti fondi gestite direttamente dal loro personale. Ancora una volta mi chiedo come sia possibile che una grande attività di volontariato non riesca ad innescare i meccanismi di contaminazione o di coinvolgimento che consentirebbero di ottenere risultati simili.Il Social Training Event™ è un’azione concreta e tangibile, alla fine della giornata siamo in grado di contare oggettivamente monete e contanti da consegnare al partner sociale scelto.  E’ possibile organizzare un Social Training Event™ senza coinvolgere un partner aziendale? La risposta dovrebbe essere affermativa, in realtà non è così; è raro che volontari o personale di organizzazioni non profit organizzino azioni “attive” di raccolta fondi direttamente sul territorio, spesso si traducono in azioni stanziali sperando nella carità dei passanti. 

E’ quindi sempre più vero che la missione dei volontari debba necessariamente essere anche quella della raccolta fondi per sostenere le attività istituzionali… pensate ad organizzare in un anno 4 Social Training Event™, significherebbe raccogliere in 4 giorni circa 100.000 euro (facendo una media) quasi due ambulanze……

Se l’organizzazione di volontariato o non profit in generale non è in grado di organizzare una simile raccolta fondi, perché non chiede il supporto di un’azienda, questa volta senza chiedere contributi in denaro, ma chiedendo competenze e professionalità per vendere un’idea solidale.

Sarebbe sicuramente un nuovo modo di porsi nei confronti di un partner privato sempre più attento a cogliere le esigenze dei suoi stakeholders esterni ma anche interni.

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