Facebook

Linkedin index

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I tempi sono maturi per poter parlare di Linkedin index, ovvero l’indice di penetrazione di iscritti a Linkedin provenienti da organizzazioni aziendali. La metamorfosi del social network è evidente anche in Italia, i manager sono passati da un ruolo passivo: sono iscritto al social network; ad un ruolo attivo: utilizzo il social network per guardare ciò che accade intorno a me e soprattutto cerco costantemente di allargare la mia rete di contatti.

Da un punto di vista manageriale, il fatto che molti rappresentanti siano iscritti al più importante social network di professionisti rappresenta un bene o un male? Più che di bene o male, si tratta forse di una naturale evoluzione della percezione del lavoro che ognuno di noi ha, influenzata da come si vive all’interno della propria organizzazione aziendale, ma anche dal contesto esterno all’azienda e più specificatamente alle dinamiche che stanno caratterizzando il nuovo mercato del lavoro.

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Management Sostenibile entra nella top 100 di Wikio economia

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Venerdì pomeriggio alle ore 17.30 è arrivata sul mio pc una nuova mail di una persona sconosciuta con un nome strano, sapete quando leggi di corsa un nome e questo non ti dice nulla… pensavo si trattasse del solito spam, tuttavia invece di cancellare la mail ho deciso di aprire e li ho scoperto l’inaspettata notizia che mi comunicava che questo blog è entrato a far parte della classifica top 100 sezione economia di Wikio, collocandosi attualmente settantasettesimo. Si tratta di un piccolo risultato che vorrei condividere con tutti coloro che frequentano questo blog, dagli oltre 200 iscritti alla news letter  agli amici di Facebook. Se avete suggerimenti su come migliorare il blog, fatevi sentire!!!

Produttività nell’era di Facebook

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La Faceboock mania dilaga, e non solo nel tempo libero, pare che sempre più spesso all’interno delle aziende si faccia un uso spropositato dei social network. Di fronte a questa condizione ho assistito negli ultimi periodi a comportamenti sconvolgenti, sentendo addirittura imprenditori e manager minacciare di inibire l’accesso ad internet all’interno delle loro organizzazioni.

Sono convinto che questo pensiero sia circolato nella testa di molti imprenditori e manager, forse non così estremo, ma sicuramente focalizzato sulla limitazione dell’accesso almeno ai social network.

Ricordo con lucidità, quando nel 2003 (non un secolo fa) presso un’azienda multinazionale realmente leader nel suo settore, chiesi di poter utilizzare una loro postazione per poter verificare con Google l’esattezza di un’informazione, la risposta fu negativa semplicemente per il fatto che la navigazione in internet era riservata solamente ai Dirigenti!!!!! Oggi anche quella realtà ha dovuto adeguarsi alle nuove esigenze, liberando l’accesso alla rete a tutti i dipendenti senza discriminazione….

La stessa situazione la potremmo oggi vivere con Facebook, pensando che per arginare il fenomeno sia sufficiente inibirne l’accesso, in realtà il problema della “distrazione” da Facebook, pone una questione ben più seria relativa al livello di responsabilizzazione delle persone all’interno delle organizzazioni. Inibire o sottrarre l’utilizzo rappresenta una sconfitta manageriale, significa ammettere l’incapacità di saper gestire un cambiamento, innescando un meccanismo di minaccia della fiducia stessa, in altre parole significa non essere in grado di governare un’organizzazione.

Come spesso accade occorre sempre più spesso investire nella creazione della cultura manageriale diffusa, piuttosto che correre al riparo rispetto a situazioni occasionali apparentemente difficili da gestire o da arginare. Oggi è Facebook, domani …..non si sa… l’unica certezza e che qualcuno prima o poi (molto prima che poi) troverà qualche altro evento a cui dare la COLPA!!!