mary ellen smith
Quando l’inclusione genera innovazione: Microsoft assume lavoratori affetti da autismo.
Un passo importante all’interno del perimetro della global inclusion è stato fatto proprio in questi giorni da Microsoft che ha deciso di avviare un programma di inclusione per lavoratori affetti da autismo.
La notizia di per sé rappresenta un traguardo, la trasformazione di un vincolo in opportunità; come si legge dal blog di Microsoft, sostengo in principio della forza della diversità come valore aggiunto, come elemento in grado di accelerare i processi innovativi, tuttavia dietro questo traguardo esiste un’ulteriore chiave di lettura che potrebbe raffreddare l’entusiasmo.
Il motivo per cui Microsoft si avvicina la mondo dell’autismo è soprattutto (non è l’unico motivo ma certo ha un peso rilevante) è senza dubbio la spinta fornita da Mary Ellen Smith vice presidente di Microsoft e madre di un figlio di 19 anni affetto da autismo.
Come per le iniziative di CSR di primo livello, questa attività di inclusione è comunque in grado di generare valore sociale e collettivo, tuttavia rappresenta un esempio di inclusione di primo livello, ovvero un’azione mirata a favorire l’inserimento e il coinvolgimento di persone “diverse” ma non ancora un esempio di progetto integrato di inclusione, almeno per il momento. Leggi il seguito di questo post »