A proposito di Fundraising e contaminazione
Mercoledì 15 maggio ho avuto il piacere di assistere alla premiazione finale dell’Italian Fundraising Award dove il format del Social Training Event™ sviluppato all’interno di un progetto di change management per Aeroporto di Bologna ha ricevuto indirettamente il primo premio nella categoria volontariato.
Durante l’evento è stato premiamo l’amico Aurelio (il volontario, ma anche manager che ha creduto nell’iniziativa) che è riuscito nella sua esperienza personale e professionale a mettere insieme due mondi importanti: il volontariato, e lo sviluppo manageriale. Aurelio, ha creduto da subito nel format del Social Training Event™ immagino per diverse motivazioni, ma forse anche perché oltre ad essere un ottimo professionista ha sperimentato personalmente l’efficacia di un’azione sociale ben condotta.
L’aver partecipato all’Italian Fundrasining Award ha confermato alcune certezze, la prima è rappresentata dalla solidità del settore non profit, sempre più spesso gestito da persone qualificate, che non solo credono in quello che fanno, ma che hanno la reale capacità di assumere contemporaneamente differenti punti di vista, superando i limiti che a volte si trovano in molti manager del settore profit; la seconda è rappresentata dall’energia, uscire ogni tanto dagli schemi del business ed affacciarsi in un altro business (quello del non profit) aiuta serenamente ad affrontare con un’altra prospettiva ed energia le criticità del quotidiano e non solo.
Sono molti anni che mi occupo come volontario di raccolta fondi, non avrei mai immaginato di poter riportare la stessa esperienza nel “mondo del lavoro”; questo è quello che intendo per contaminazione.
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